In un mondo in cui basta una connessione internet per sapere anche i più piccoli dettagli del meteo nei prossimi giorni, anche il più inveterato dei nostalgici rischia di perdere quelle buone abitudini che lo hanno aiutato perANNI a non farsi sorprendere. Ecco qualche pillola a titolo di promemoria, che serve anche d’aiuto a chi per mare ci va poco.

1. Regola il barometro

Questo strumento formidabile non serve solo a rendere ‘nautico’ un tavolo di carteggio o una dinette. In effetti sale e scende al variare delle condizioni meteo. Mentre non è certo che il futuro sia roseo in caso di variazioni minime, è invece sicuro che, in caso di variazioni repentine, sia meglio posticipare la preparazione delle melanzane alla parmigiana. Quindi giusto così, per sentirvi anche meglio con l’anima marinaresca, sovrapponete la lancetta manuale a quella che segna la pressione e buttateci un’occhio ogni tanto. Se si sposta velocemente, tipo di un millibar all’ora, sarà il caso di modificare i vostri piani o accendere la radio per capire che sta succedendo

2. Ascolta la radio

Mentre è abbastanza triste che non ci sia uno standard sovranazionale nell’organizzazione delle trasmissioni meteo, è pero’ certo che queste vengono preannunciate sul canale 16. Lasciarlo quindi acceso non è una cattiva abitudine. Tra le stazioni radio più famose c’è Meteo France che trasmette su vari canali a ore quantomeno bizzarre (19 e 33), ma si fa perdonare con una voce femminile spesso davvero meravigliosa (almeno in Bretagna), e le previsioni italiane bilingue sul canale 68 che invece controbilanciano una voce elettronica davvero orribile con il fatto che sono trasmesse di continuo.

3. Pensa per fronti

E’ utile proiettare visivamente le perturbazioni sullo sfondo della carta dei mari che state navigando, immaginando le code un po come fruste che dipartono dal centro della perturbazione (di solito a nord del Mediterraneo), seguendo il fronte caldo con il barometro in discesa e le nubi in intensificazione, e attendendo il fronte freddo con le occlusioni, i temporali e il barometro che risale, di solito velocemente. Visualizzare la carta meteo aiuta a crearsi una visione di insieme.

4. Osserva le nubi

Ogni tipologia di nube cerca di comunicarti qualcosa, e non è così difficile trarne almeno qualche piccolo consiglio. Cirri uncinati in altitudine e progressiva lattiginosità del cielo preannunciano un fronte caldo. I cumulonembi il passaggio di un fronte occluso e temporalesco. Quelle belle nubi a batuffolo che passeggiano nel cielo indicano bel tempo.

Calcola anche che generalmente specie nel fronte caldo, il vento gira prima in altitudine, quindi le nubi più alte segnalano il vento che verrà.

5. Senti il mare

I fronti caldi con i loro venti meridionali e umidi alzano il mare da lontano prima di arrivare, quindi le onde tendono ad arrivare prima. Se percepite l’innalzamento del moto ondoso prima del vento, e questo aumento è costante, significa che il vento sta per arrivare!

6. Rosso di sera… no!

Esistono lunghe tradizioni sulle correlazioni tra il colore del tramonto e il tempo in arrivo, e una decina di sfumature di rosso e giallo sono state messe in relazione con venti e condizioni completamente diverse. Il tema è che la differenza delle varie sfumature è troppo sottile per dare indicazioni a occhi non allenati. Ad esempio rosso chiaro bel tempo ma rosso granata roba da chiamare la guardia costiera… Troppo labili per scommetterci su. Vero pero’ che è meglio un tramonto con il disco del sole che casca nel mare piuttosto che su una striscia di nubi.

7. Tre sensi per i temporali

In alcune zone come laSICILIA per esempio o vicino a grandi isole, il temporale è il fenomeno meteo più pericoloso, visto che in pochi minuti sferza le baie con 40 nodi di vento e visibilità zero. Eppure non è difficile prevederli essendo essenzialmente fenomeni termici da tardo pomeriggio. Si vedono i cumulonembi che li creano, si sentono le onde che li precedono e si percepisce davvero l’elettricità nell’aria.

8. Sole e luna

Come già accennato il fronte caldo arriva prima in quota, quindi quasi sempre, oltre che sporcare il cielo lentamente, crea un alone intorno alla luna e intorno al sole. In inglese hanno anche il detto appropriato. Halo around the moon, rain real soon

9. Siamo tutti meteopatici

L’80 per cento del nostro cervello funziona ancora con i vecchi sistemi usati dai lupi, quindi non sottovalutiamo le nostre sensazioni personali, il nostro istinto e le nostre vocine interiori, ivi inclusi i malanni alle giunture! Anche solo quella situazione di fastidio che porta l’afa è un preciso messaggio meteo… fronte caldo in arrivo

10. La saggezza dei libri

Sir Francis Chichester, uno dei più grandi marinai del secolo ventesimo, ammise senza problemi che lui, a navigare, aveva imparato sui libri. Certo in salotto non si apprende l’aspetto psicologico dell’affrontare una burrasca, ma un buon libro ci dice esattamente cosa fare in queste situazioni…

 

(da: SailingTheWeb)

 

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